Agenda dei poeti 2005

8 gennaio 2005

VERTICALE

Univoco pensare lineare ed assorto.
Ove raramente compare
un taglio trasversale,
immagini difformi
dal consono colore
attribuito ovunque
nel mio peregrinare.
S'affacciano così,
come viola sul giallo,
domande
che si aprono come ali
e restano lì brevi,
giorni di farfalle.
Sarà poi lecito fermarsi a pensare,
guardare ad occhi aperti,
in questo vorticare?
O son costumi idonei
solo a chi ha già giuocato
e può girarsi a cercare
fra il seminato?
Pericoloso e affranto,
troppo coraggioso
per questa debolezza
alzare gli occhi
dal tragitto accettato
e
cosa guardare?
Disposizione cosciente
a nuove prospettive
non sempre basta
a voler navigare.
Maretta febbrile.
Dove sei,
sole estivo del non sentire?
Stridulo dolore s'alza
e tocca corde appena lese,
mai sonate per timore
di oculate, scoscese pretese.

Gabriella Biavati - Milano