Agenda dei poeti 2004

21 settembre 2004

ALL'AMICO PITTORE

Un commiato si direbbe.
Un composto addio.
Ma non è così.
C'è una verità nell'animo
che piange.
Senza impaccio.
Una preghiera.
Piange il destino
dell'amico migliore.
Ed è su quel
- tutto compiuto -
che ora scopri
l'ordito amaro dell'esistenza.
Allorché il concreto si dissolve
per snaturarsi in un'entità
pregna d'uno spirito
che non esclude,
ma conserva.

Accettare i disegni del Creatore?
Se è così, grazie mio Dio,
per gli squassanti lividi
ch'oggi ci hai donato.

Non ci credevo,
sai,
Bruno.
Voglio non crederci ancora.

Ma non è un commiato.
La brillantezza
d'una fragile ellisse
ci tiene legati attraverso
il tuo operoso messaggio.
L'amata Toscana,
dove dall'espansiva docilità
traspaiono i paesaggi dell'anima.

Plaudenti sussurri.

L'equilibratissima Venezia
- echi
di confidenziali
profondità -
languidamente.
- la nostra Venezia -
come dicevi tu.
Quella
del raffinato scompiglio
di labirinti
e tripudi.

Ed i pianori.
Agitate nature
gravide
di romitaggi
vivifici.

No,
non è un composto
addio.
La tua vita palpita
oltre il vorace dolore.

Un cuore diverso
testimonia il tuo sonno.

Non chiarito.

Mario Rioda - Castellanza (VA)