Agenda dei poeti 2004

24 febbraio 2004

SENZA TITOLO

Ho voglia di sentirti vicino,
le mie guance sulle tue guance,
il tuo sorriso nel mio sorriso,
ho voglia di poter finalmente
intrecciare i vicoli
col mio girovagare di gioia,
ritagliare sagome di carta velina
da ragnatele di bigi cassetti
per farle danzare,
luminescenti parodie del mondo
che s'affanna, fratello, a farci sentire amati...
E' notte ora e tu dormi per placare il giorno
dietro palpebre e lacrime e iridi dissenzienti,
ma in questa guerra d'interessi
che ci dissangua poco a poco inevitabilmente
cade una goccia sul vetrino delle verità:
siamo figli di una stessa madre
su cui camminiamo all'ombra di noi stessi,
siamo figli di padri diversi e
connubio di lunghi e dispersi lamenti,
siamo la violenza che anima ogni intento,
ogni grido ogni sobbalzo, ogni lamento...
Siamo in uno nessuno centomila vittime
delle peripezie d'un mondo
che compra i nostri pensieri
al prezzo infame di un solo istante
di inconsapevolezza...
Svegliamoci fratello,
fa caldo sul torrido letto di pelle squamata
che fa da giaciglio alle nostri notti insonni...
Vorrei che fossimo liberi di conoscerci,
eppure la tristezza avvelena ogni parola che,
muta, giace esanime tra le mie vene...
Ancora.
Ancora il giorno conta di noi come vuole,
sfogliando le nostre vite
come fossero ricette di salsa e merende,
come fossero depliant di aerei presi al volo
e mappe di un solo tesoro...
Il domani.

Se non ci fosse un domani,
fratello,
saremmo soli.
ora,
a ripensare a quanto sta accadendo.
Io piango. Tu muori.
Perché?

Chiara Maria Pia Colli - Vigevano (PV)