Agenda dei poeti 2018

11 giugno 2018

DOVUNQUE TU SIA

Oggi più che mai è un giorno particolare.
Particolare perché Gesù ti chiamò vicino a sé.

Era quel giovedì di 4 anni fa:
19 aprile 2012 ore 15.00 circa,
e tu senza risvegliarti dal sopore
che da giorni ti avvolgeva
hai esalato l'ultimo respiro; respiro vitale.
Sì, quel respiro
che spezza la continuità quotidiana
ma che allaccia quel filo esile
ma interminabile
verso un tempo indefinito: il cielo.

Sì cara mamma, sei volata lassù, in cielo.
Era fatta per vivere a lungo vicino ai tuoi cari
ma il Buon Gesù ti ha chiamata
e con quel sorriso appena accennato
hai allentato la stretta di mano,
che stretta tenevi.
Le nostre due mani
si sono unite anche nel trapasso.
Forse ti sentivi sola,
forse volevi farmi capire
che volevi essere con me
sino all’ultimo respiro.

Oh mamma cara quanto dolore.
Forse ancora oggi
non mi rendo conto
del tanto bene che ti volevo.

Lo celavo, lo nascondevo, per quell’orgoglio
che alla fine è solo punizione.
Non è un bene da nascondere.
Quando ti rendi conto di quanto grande sia,
ahimè è troppo tardi.

Allora ti biasimi per il tuo comportamento,
per tutto ciò che avresti voluto e potuto,
ed hai negato

Oh come era bella la vita con te.
Sole e aria si incontravano sul tuo volto.
Il sorriso ti rendeva bella, il sole lo illuminava,
il vento spazzava via ogni crespa sul tuo volto,
data dalla fatica degli anni
che ti portavi come bagaglio di vita.

Il vento è come la vita.
Quei piccoli attimi dove;
quando alza il pulviscolo
si rendono impercettibili
e il tuo corpo viene lievemente accarezzato
come fosse un tocco di risveglio all’attimo che segue.

Ora sei nella pace del Signore.

Quel mondo che tutti noi non conosciamo,
ma che voi state a...

Dovunque tu sia... ti voglio bene Mamma.


Tina Poletti - Sant’Angelo Lodigiano (LO)