Agenda dei poeti 2018

27 febbraio 2018

TIZIANA MARFISI CINQUE ANNI

Fiocchi di luce erano lì
su quelle nuvole;
i tuoi occhi si persero
su quei viali infiniti del cielo.

Mio dolce angelo
ridesti colore alla mia anima,
erano i colori della gioia.

Mio dolce angelo dove vai
quando il sole ti fece volare lontano?

Piccola mia
respiro ancora la tua sofferenza,
dilaniata da un missile vicino ad Ustica
avevi solo cinque anni
e fosti sbalzata fuori in quel mare,
avevi ancora le manine che imprecavi aiuto.

I miei occhi parlarono della tua innocenza,
gridarono la tua tenerezza.
Ad un batter d’ali si risvegliarono i miei occhi;
in quel silenzio irreale
inondasti d’una tenue essenza di gelsomino.

Ero uno straniero e mi hai accolto;
avevo gli occhi malati
e tu li hai curati,
hai dato nuova luce.

Ti nascondesti nel buio della notte,
strinsi forte le tue mani,
arrivarono lacrime di gioia.

Eri la luce che illuminava la mia strada
quando non v'era luna.

Sulle pareti dei miei sogni
vidi correre piccoli angeli,
eri tu che bussavi alla mia porta
per accogliermi:
avevo fame
e mi hai donato il pane di umiltà,
di saggezza e di perdono.
Avevo sete
e mi hai elargito il calice della giustizia divina.

La mia anima era imprigionata in una buia galea:
hai liberato la mia essenza spenta ed inaridita.

Ero un forestiero
e mi hai accolto nella tua piccola casetta
lassù tra quelle nuvole d’argento;
ero senza veli e mi prodigasti quella tunica
color avorio per volare da te tra le stelle.

Volai nel tuo cielo come una farfalla,
asciugasti le mie lacrime su quel viso stanco.
Vidi una spiga morire,
e poi rinascere, era la mia anima
che era risorta tra quelle nuvole amaranto.

Mi donasti il pane del sapore della misericordia,
diventasti il mio dispensatore di luce e d'amore,
eri un angelo,
uno scricciolo venuto dal Cielo.


Antonio De Gennaro – Napoli