Agenda dei poeti 2010

10 agosto 2010

LA SOLITUDINE

Aprendosi, scricchiolando la mia porta
Tra raggi dorati avvolgendo l’immagine
Fatale è apparsa con rosa rossa in mano
La quale, avvicinandosi mi donò.

Fanciulla, esule, dagli occhi celestiali,
Dal sorriso gioviale e,
Profumo di viole nel prato,
Chinandosi mi sfiorò baciandomi.

La sua manina fresca ed affusolata
Con gesto garbato strinse la mia
Che il tempo ha consumato,
Ruvida come raspa tremante.

Chinandosi, come gazzella al volo
Sfiorando il mio volto; mi sussurrò:
Nonna, nonnina cara,
Ti voglio bene con tutto il cuor
Bella ti farò e con me ti porterò.

Piano piano, come piuma al vento
Sulla mia sedia mi caricò
E tutto il mio corpo profumò,
Anche i miei capelli bianchi arricciò.

Quanta gioia il mio cuore provò,
Anche il mio passo saltellò e
Lesto l’abito setato il mio corpo indossò.
Pronta come la sposa ad incontrar lo sposo.

La porta si aprì di nuovo,
La forte voce mi destò
Capii: ancora sola resterò.


Angiolina Tauro – Garbagnate Milanese (MI)