Agenda dei poeti 2010

23 ottobre 2010

ANSIA D’AMORE

Geometriche forme di luce
bucano l'asfalto.
Rischiarano i passi
che vanno furtivi
tra gli alberi del viale.
M'irrita la luce.
Chiedo il buio.
Sussulta il cuore
per l'ombre bizzarre irreali
che si staccano improvvise.
Son ombre fugaci
son nulla:
svaniscono all'istante
come son apparse.
Non ho più alcun timore.
Anelo il fiore nascosto
e, nell'ansia,
tutto assume forme diverse,
paurose.
Lo trovo. L'attesa trepida
si muta in febbre d'amore.
Le labbra riarse
accosto tremante
alla coppa d'alabastro.
Aspiro, stordito,
il soavissimo profumo.
Bevo… e non son sazio.
Bevo il nettare dolcissimo
che ridona la vita.

Quale stupenda vertigine!
Poi l'anima si sente smarrita:
è tardi, bisogna andare.
Addio… Addio…

Ma qualcosa è rimasto
del fuoco di quella notte:
il segno del contatto bruciante.
Ricordo incancellabile.


Cleval Pericle Valentini - Pescara