Agenda dei poeti 2010

1 marzo 2010

FIORINA

… Cosa fai qui Fiorina,
non ingarbugliare i miei sogni.
Ormai il tempo della nostra gioventù
è lontano da noi.
Troppi lustri ci separano
da quel pomeriggio afoso di luglio,
mentre i nostri destini si dividevano,
la tua mano nella mia, ricordi?
Eri la più bella,
con lo splendore e l’allegria
dei tuoi diciott’anni.
Ricordo: le tue marachelle
le ho sempre perdonate,
ero innamorato pazzo,
non mi importava ciò che facevi
pur di uscire con te, accarezzarti, baciarti;
la complicità della zia Sabina,
le ire di tuo fratello.
Ho saputo che ti sei sposata,
hai una famiglia
con quattro magnifici figlioli
e un marito che ti adora.
Sarebbe stato meglio
se ti avessi dimenticata.
Fiorina, non tormentarmi,
ormai il nostro amore
è svanito nei ricordi
di quel lontano pomeriggio afoso,
la tua bella immagine,
la blusetta rosa
forse un po’ troppo scollata
la gonna blu
appena sopra le ginocchia.
Quel tuo visino dolce e corrucciato
gli occhi gonfi di pianto,
la mia partenza improvvisa
e un addio per sempre.
Lasciami stare Fiorina,
in compagnia del mio
vecchio e stanco cuore.


Francesco Raudo - Milano