Agenda dei poeti 2008

24 dicembre 2008

QUANDO A TAVOLA, A NATALE!

Quando a tavola, a Natale,
la famiglia si riuniva
c'era sempre, bene o male,
una zia che infastidiva.

C'era nonna e i cuginetti,
la sorella dispettosa,
e fra risa e discorsetti
la giornata era gioiosa.
La mia mamma preparava
col cappone i ravioletti,
col moscato si brindava
fra regali e fra dolcetti.

Sotto un bianco tovagliolo,
per papà che l'aspettava,
la missiva scritta al volo
che gli auguri a lui portava.

Il regalo poi richiesto
sotto l'albero occhieggiava,
con lo sguardo avido e lesto
sempre in ansia si aspettava.

Ma quel pranzo mai finiva
e il parlar, sempre vivace,
alla fine si sopiva...
per la critica sagace.

Ora tutto è ormai passato
sia nel bene che nel male,
e il Natale è diventato
solo un fatto commerciale.

C'è il presepio e pure il pino
c'è la casa tutta in festa
la cassetta del buon vino
ma ogni cosa è ormai più mesta.

Ora in pochi siam rimasti,
anche Dio sta un poco incerto,
sono i sogni non più casti
e al Natale il colpo è inferto.

Pure il suono di campane
è sul disco registrato,
le speranze tutte vane
ci hanno un poco rattristato.

E' scomparsa la poesia
di un Natale ormai lontano,
tutto è solo nostalgia
più nessuno tende la mano.

Le famiglie son scomparse
con i giovani appartati,
trasformato hanno in farse
tutti i riti un giorno amati.

Sono solo sterpi vecchi
quei ricordi ormai scaduti,
son finiti come ceppi
nei camini spenti e muti.

Quando a tavola, a Natale,
la famiglia si riuniva
c'era il brivido fatale
d'una fede dolce e attiva.

C'era il padre con la mamma,
i parenti in fitta schiera,
e pur Dio era una fiamma
che più uniti ci teneva.


Bruna Varini - Milano