Agenda dei poeti 2008

2 dicembre 2008

L'ULTIMA ALBA DI MAURO

Il gallo del vicino pollaio
intona l'inno dell'Aurora in fasce...
è il sette di febbraio,
e al mondo, c'è chi muore... e c'è chi nasce.

Silenzio racchiuso in lastre di ghiaccio
imita la brina adagiata sull'orto,
e di porporea luce il primo abbraccio
senza volerlo ti ritrova morto.

Silente, freddo; simile alla brina,
ma... più simile a ieri...
e la tua folta barba birichina
pervade l'alma e mutila i pensieri.

Tenue, sinuosa luce
facendo sta d'ombre la realtà terrena,
e la speranza, afflitta si riduce
in un cantuccio avvolta ormai di pena.

Va via; un esempio raro di beltà e vigore!
là; ove il dolo è l'ultimo a parlare,
e mite ancella, bontà sua del cuore
rifuggia un'alma da beatificare.

L'affido a te Aurora!
poiché, il bimbo barbuto se ne va,
lasciando le sue orme eterne ognora
a esempio per l'intera umanità.


Franco Gitto - Vulcano (ME)