Agenda dei poeti 2006

18 maggio 2006

VORREI

Io non so
se saprò difenderlo
questo amore rubato
con mani bugiarde di zingara,
strega senza magie.
Non so dove mettere
la gioia di madre
che mi lacera la carne
quando ti guardo,
la gioia che non passa mai
nei tuoi occhi vellutati
e pieni, e gonfi,
che non piangono
e non ridono
che sono come luce
nella piazza del tuo viso
luce che non illumina,
lanterna consumata.
Io non so come aiutarti,
se ti serve aiuto,
per vedere il rosso delle foglie morte
sul viale
come piccole cose senza valore.
Non so e vorrei,
vorrei darti la mia mano sorella
per tenerti come perla
nel mio guscio di conchiglia.
Vorrei disegnarti i colori che vedo
quando penso ai giorni che mi aspettano
Vorrei disegnarti i colori che vedo
quando penso ai giorni che mi aspettano
senza tregua,
senza guerra,
all'infinito di tutto
che è chiuso nella mia anima eterna
germe di quel che sarà
quando la fine avrà inizio.
Non so come dirti
del bene che ho,
nascosto in fili sottili
che mi legano piovendo dal cielo,
con i quali lego sulla terra.
Vorrei asciugare
con tela leggera di gioia
il sudore della tua anima stanca,
perché vita è anche voglia di essere
prima di tutto.
Non posso vincere
contro la tua forza disperata
di animale ferito
che gocciola sangue e vita,
che lascia tracce profonde
e strascicate
nel sentiero che attraversa.
Non credo di avere le parole
per dire quello che cerchi,
con fame di profumo,
con rabbia di scampato,
per dire dove è il senso,
l'arrivo di questa gara,
la medaglia al valore
che il dolore ci appunta sul petto
con ricamo di male mortale.
Io sento
che tu sei prima di tutto
in questo passaggio,
in questa parentesi fra l'infinito,
io sento
che sei amato più di quello che credi
ma non riesci a vederlo
accecato dall'ansia di essere uomo
incapace di alzare lo sguardo.
E' questa una vita tralignata,
una lavagna bistrata
dove nessuno può lasciare un segno,
è questo tuo essere chiuso
e ripiegato, e arroccato,
questo tuo esistere solo
che divide per perdere.

Daniela Aresi - Buccinasco (MI)