Agenda dei poeti 2006

20 gennaio 2006

GRAZIE PER LA VITA, MAMMA

Mia madre chi era?
Di lei, sono rimasta io.
Già,
perché quando doni la tua vita,
sei compromessa:
devi continuare a donarla.
Sempre.
Quando crei una vita,
continui a dilatare
nel tempo e nello spazio
il tuo dono.
Sempre.
Continui a dividere il tuo corpo
in tanti pezzi:
la madre.
Davvero capisco come un figlio
possa essere solo un dono.
Sento la profondità dell'amore,
quello vero,
quello che non chiede possesso&
& quello tra madre e figlio.
Raccogli solo dolore,
grande,
vasto come l'azzurro del cielo e della terra,
quello di chi si sente lasciare
in ogni momento,
di chi si sente ricordato solo ogni tanto,
di chi si sente diventare vecchio,
di chi si accorge che il suo mondo
non basta più,
di chi ha voglia di chiederti: "Resta!"&
& ma non ne ha il coraggio.
Il dolore della nascita si dilata nella vita:
il dolore della madre è inevitabile.
Grazie madre
per aver accettato di creare vita.
Grazie madre
per il coraggio di essere stata "mia madre".

Anna Maria Piria - Milano