Agenda dei poeti 2007

3 luglio 2007

QUANDO TENERAMENTE GUARDO IL CIELO

Avevo già baciato quando ti incontrai
eppure mi sembrò di non avere mai
incontrato labbra d'uomo.
Tra le tue braccia scoprii
il linguaggio dell'amore
tra gli sguardi su un mondo d'intese,
tra gli abbracci
che addolciscono e rapiscono.
Ci rincorremmo per lunghe estati
prendendoci e lasciandoci
nel giro di un tramonto
sulle spiagge mediterranee
e sulle cime innevate,
in città nebbiose, solari, sconosciute,
note sempre aspirando a quel qualcosa
che sentimmo subito
ci avrebbe resi troppo felici
per non lottare subito.
Lasciando i nostri sogni
di tardivi adolescenti entrammo nella vita.
Riguardammo negli occhi, innamorati.
Pochi istanti. Poi la vita crudele.
Lottammo insieme
e il nostro amore non fu solo passione.
Fu vita contro la morte
fu coraggio, incoscienza e ancora felicità.
Fu forza, la forza della farfalla
che vive un solo giorno,
la forza dell'albero che colpito dal fulmine
svetta ancora sereno sulla cima,
la forza di una vita senza più futuro
che credeva nel domani.
Te ne andasti, silenziosamente,
in un giorno d'ottobre
quando le foglie si tingono di rosso...
E continuo a camminare sulle tue strade
e continuo a nutrirmi del tuo amore
e continuo a sognare il tuo sorriso
quando teneramente guardo il cielo.


Maria Rosa Gelli - Arezzo