Agenda dei poeti 2007

17 marzo 2007

IRENE

Non amo il sopravvivere,
ti confidai quel giorno;
adesso ti confesso:
è meglio deragliare.
E' un nodo, un guazzabuglio,
giuro: non è un imbroglio.
Paura non d'amare
la voglia di nascondermi;
nemico da sconfiggere:
pacata ipocrisia che giudica e ferisce
questa passione anomala.
Se sogno le tue mani
non è capriccio labile
o tessera di un puzzle
che forma un quadro inutile.
Tu, bizzarro refolo
che guizza nella mente,
mi graffi dentro l'anima
e mi tormenti il cuore.
E ancora la tua immagine
che penetra sfacciata
in questo giorno liquido...
E mille gocce gelide
sai trasformare in briciole
che baciano la pelle;
ma questi strani brividi
sussurrano la voglia
di un'ansia incontenibile:
è il pane del mio vivere.
Irene, IO TI AMO...
Sei la mia via di fuga,
il mio confine infranto,
pugnale nello stomaco.
Irene, IO TI AMO...
Sei tutto ciò che ingoio:
veleno, amaro, dolce,
groviglio nella gola.
Indeciso il tuo sguardo,
senti la nenia complice:
ti prego di concedermi
la fragile illusione di questo strano amore.


Anna Cottini - Firenze