Agenda dei poeti 2011

12 luglio 2011

QUINDICIMAGGIONOVANTOTTO

Il Tg di questa sera.
Un fatto, cinque morti.
Cronaca nera.
Antonella non so chi,
un nome, un niente
che rotondo suona,
una giovane, una pistola,
nella bassa Lomellina.
Quattro bersagli odiati,
centrati, meta ossessiva
disperatamente sperata
che frantuma lo spasmo insano
d’un volere umano e, insieme
la stima di sé,
bussola d’equilibrio
del micro – cosmo personale:
quinto bersaglio, centrato,
di una macchina – pistola
obbediente a un dito
fattosi giudice finale
d’un corpo deserto di luce,
in secca dissolvenza.
Un corpo che muore.
Invocando un nuovo respiro
di gioioso, fragile,
coerente e silenzioso amore
che sta nell’universo
non so dove.
Antonella, ascolta,
pur se smarrito
in tanta turbolenza
di dolore e morte,
di drammatica impazienza
mi sento sussurrare dentro un grazie
per la tua testimonianza tragica
di disperata sconfitta
che stasera mi appare,
con chiarezza,
dalla tua tremenda
mortifera illusione
nel raggio formicolante
e indifferente
della televisione.
La tua illusione
maschera di giustizia ferita
eppure disamorata,
di passione profonda
eppure orba d’affezione
e preda d’odio.
Per questo, penso “grazie”,
mentre senza lacrime,
in silenzio,
piango una sconosciuta Antonella,
un nome che rotondo suona,
il nome d’una sorella.
Di più, d’una persona.
Dentro l’universo
in bassa Lomellina.


Giovanni Pesatori – Milano