Agenda dei poeti 2011

17 maggio 2011

DUE PUNTI

Due punti, grammaticalmente
stanno a significare che il discorso
continua. Due punti e a capo:
1° La poesia assume l’importanza
che ognuno le dà.
2° In base a questa valutazione, la poesia
può piacere, non piacere, essere di una
certa utilità, creare stimoli vitali, oppure
non dire nulla salvo far passare il tempo.
3° La poesia è o non è, in quanto chi la fa,
può essere un vero poeta o semplicemente
uno a cui piace poetare e nulla più.
4° Esiste anche la poesia filosofica.
E’ quella espressa dai rari filosofi – poeti
che nel loro poetare, indicano vie il cui
percorso dovrebbe semplificare il vivere o,
per lo meno, renderlo più aderente alla
realtà del momento. La poesia filosofica
non passa mai senza lasciare traccia.
Qualcosa lascia sempre dentro o fuori di noi,
più dentro che fuori.
5° C’è la poesia
che commuove fino al pianto,
quella che fa ridere
fino alle lacrime, quella che
indispone fino ad irritarci, quella che lascia
perplessi, sconcertati,
che non riesce a dire nulla.

Comunque sia, ogni poesia, in quanto tale, va
accettata come manifestazione umana.
Due punti: il discorso non ha fine;
parola dopo parola, frase dopo frase,
non si fa che allontanarle il confine.


Giovanni Reverso – Torino