Agenda dei poeti 2017

3 marzo 2017

L’ULTIMO RESPIRO

Mamma,
rammento ancora
quel mattino di primavera.
il tuo sguardo implorante,
un debole sorriso
sul quel volto esangue,
la tua mano scarna
che cerca la mia,
poi l’ultimo debole respiro
ti porta via.
I tuoi occhi si spengono,
mentre grevi sensazioni
squarciano il mio animo
come schegge di vetro.
Un brivido mi pervade,
i miei occhi
non hanno più lacrime,
ne ho versate tante
di nascosto da te.
Ora, incorporea presenza,
mi culli nei sonni della notte,
anche se non è così
che ti vorrei accanto.
C’è un vuoto pieno di parole,
parole bagnate di pianto,
parole mai dette,
parole sospese nell’aria inerte
della sera.
Rimane soltanto una lapide
accarezzata dal vento,
laddove ho deposto le rose,
mentre lacrime salate scivolano
come gocce di rugiada
sui nivei boccioli.
Sento il tuo sangue
scorrere nelle mie vene
e ricordi indelebili
mi stringono il cuore.
Mi manchi.
Tutto mi manca di te.
La notte, guardo l’Infinito
e ti cerco tra le stelle,
chiedendomi quale tu sia,
e in quel silenzio assordante
che mi lacera il cuore
chiudo gli occhi e ti parlo,
mentre un lieve soffio
sfiora il mio bianco volto,
invisibile tua carezza
di madre.


Rita Graziani - Novara