Agenda dei poeti 2017

24 marzo 2017

VECCHIA MILANO

Ti avvolge
la nebbia
sfumando i tuoi contorni
mentre il sole
col suo primo raggio
illumina
la tua bella Madonnina.

Brulica la città
di primo mattino
di un grande popolo
operoso
instancabile
rispettoso
semplice e generoso.

Sussulta il cuore
la nostalgia mi prende
di un tempo passato
che non è più...

Risuonano i versi
di una nota canzone:
... O mia bela Madunina
che te brilet de luntan
tuta d’ora e piscinina
ti te dominet Milan
sott’a ti se viv la vita
se sta mai cui man in man...

Quanti ricordi
affioran alla mia mente.

il correr affannoso
per afferrar l’asta sul predellino
fra un grappolo di gente
del vecchio tram in cammino

le corse
fra il fiume umano
del metrò sulle scale

le corse
per timbrare il cartellino...
quanti tacchetti
impigliati
fra le griglie dei tombini...!

Il caffè bevuto in fretta
fra piacevoli risate
rubate al tempo
mentre il telefono squillava
e in ufficio
il capo ti cercava...

Solenne
la domenica
il suon delle campane
ci chiamava
ed affacciati
alle finestre sui cortili
sorridevam festosi
alla banda che suonava
dei tranvieri in pensione
e lanciavam monetine
fra gli applausi
ed un po’ di commozione.

Tanta onestà e
semplici emozioni...

Cara, vecchia Milano
la nostalgia mi assale
di quel tempo
che non è più!

O mia bela Madunina
che te brilet de luntan...
sot’ a ti se viveva la vita
se stava mai cui man in man...

Ciao, vecchia cara Milano... !


Ima Pascquadibisceglia Rabatti - Siena