Agenda dei poeti 2016

1 agosto 2016

UOMO E NATURA

Io credo di essere fatto di questo bosco,
nel quale si tagliano gli schiaccianoci,
senza essere abbastanza nobile
perché si faccia con le mie radici ribelli
una produzione di immagini mistiche.
Sono contento di sembrare
sufficientemente buono,
purché non sia grave su di me un cuore e due nomi.
Io credo di essere fatto di questo bosco,
e che non sarò né un bastone pastorale,
né una croce.
Non voglio servire per le frecce e gli archi,
né avrei fatto un rogo sulla pietra dei falliti.
Per una forca non sono abbastanza alto,
e troppo magro
per essere la porta di un carcere.
Io credo che sono dello stesso bosco,
che produce le sedie sulle quali ci sediamo,
i manici delle scope, i letti,
e gli zoccoli per camminare.
Disegno le ruote dei carri,
le barche e le culle,
e beninteso le pipe per fumare.
Conservo il dolce nettare di Dioniso
nelle botti panciute.
Io credo di essere fatto di questo bosco,
che spinge più di traverso che in verticale,
i miei rami spogli di foglie rifiutano
di bruciare nel fuoco sacro.
Sono fatto di storia millenaria,
e mi rallegra il pensiero di poter servire 
gli uccelli che vorranno farci il loro nido.


Oreste Sogne – Milano