Agenda dei poeti 2016

12 ottobre 2016

IL CESANESE NELLE COLLINE D’OLEVANO

Tra scrosci di pioggia e folate di vento
avanza l’autunno
a fissare le tende tra gli arresi vitigni
spogli dei pampini
a morte feriti riversi per terra.
Il sole già alto distende tremante
una tiepida luce sui freddi pendii
a mostrar del Cesanese la chiara visione
dei grappoli in piena di succo rubino
appesi ai filari nelle colline d’Olevano
con l’allegra brigata
d’uno sciame di mosche
ancelle ubriache
nei loro scomposti volteggi
per avere assaggiato
il nettare dolce
che cola grumato nei tronchi nodosi.
Il canto corale d’allegre canzoni
non riesce a sopire il rumore ordinato
delle lame affilate intente a sferrare
il taglio preciso
che recide di netto i grappoli muti
raccolti in canestri a macerare silenti
insieme al sudore che esonda salato
dalle fronti tirate e le braccia accaldate
di quei contadini in assetto di guerra.
E riesco a capire che nulla è impuro
di ciò che è creato
e il vino lo sa più degli umani
per questo li invita a sollevare gioiosi
i calici al cielo colmi di rosso novello
per brindare al miracolo
d’una splendida annata
di vino frizzante dal gusto rotondo
che le larve d’insetti appese sui tralci
la terra nei grappoli a renderli opachi
e il sudore versato per raccoglierli tutti
ne hanno reso perfetto il retrogusto speziato.


Angelo Maria Consoli – Bellegra (RM)