Agenda dei poeti 2016

18 marzo 2016

LA SFINGE

Il venerato monte
è brullo, privo di fiori
salgo, salgo, salgo
sfiorata dall’impalpabile
vento che passa.

Mi sembra non essere sola
in questa nuda, seconda realtà
che sotterrerà la prima.

Prati incolti nei lunghi sogni
che durano il tempo di un sospiro
ma nulla è più vero di un sogno.

Salgo cercandoti e parlo
ad ogni stento cespuglio
Sotto le indifferenti nuvole.

Sfinge,
se tu potessi vedere
ciò che io scorgo giù
nel precipizio e nelle notti
profondissime mi perdoneresti.


Elisa Righetti – Milano