Agenda dei poeti 2017

22 settembre 2017

FILASTROCCA PER LA PACE

Filastrocca per la pace,
che i bambini culla e piace.
Placa anche i genitori,
e dona conforto ai giovial signori,
che in buon vino e compagnia,
sciolgono tensioni lungo la via:
Lì intenti, calice alzato,
ascoltano espressioni, rime, respiri al creato.

Filastrocca sobria o meno,
mucchio di parole per nutrire il cammino
per solleticar chi non sente la sveglia,
impastato nel sonno soletto o in famiglia,
per stuzzicare chi per mare e per terra
si arrabatta qua e là in giochi di guerra.
Costui, mosso dai suoi viaggi di potere,
combatte la noia continuando a fuggire
e, ruotando tra pallore e diletto,
ignora la sua abilità nel procurarsi dispetto

Filastrocca comprensibile
a chi muove passi sciolto e flessibile
e a chi, a spasso per boschi o per grigie città,
riconosce briciole di meraviglia e semplicità.
I suoi minuti? Lunghi come le ore
o una saetta d’infinitesimale bagliore.
Stabile si piace nel raggiunger la vetta,
pur si sente capace sulla sgangherata scaletta.
Costui si muove, semina esempio,
sorride, accetta e gioca anche tanto,
nei lieti respiri coltivando i talenti
di sé, degli amici e di tutte le genti

Filastrocca baldanzosa
a chi perdona ogni cosa
e con spirito aperto, risalendo la via,
nutre se stesso in dicotomia.
In un divario naturalmente curioso,
si riconosce, si specchia
nell’utile mondo mai mai noioso,
in cui apprezzare dì ed anche notte,
scegliendo tra le infinite rotte
guidato da stelle per orientarsi,
cullato dal sole per rilassarsi
e assapora gusto dolce o piccante,
bibita ghiacciata o tè bollente...
si alimenta di ciò che offre la stiva
gioiosamente…ciò che arriva arriva.

Filastrocca accogliente
a chi si disseta grazie al presente!
Via la vergogna di essere come si è e
viva quella pura espressione di sé
nel riconoscer l’apporto in chi spunta dinnanzi
mentre si srotolano gli svariati istanti.
Faccia la musica da condimento
nel naturale concerto d’incanto
in cui arte, emozioni e colore
celebrino l’unità di corpo, mente e cuore.
Ciò porti la pace da lì all’universo
e avvolga soave con ogni suo verso.
A tutte le età sia concesso l’ascolto,
fino a che un lume brilli in occhi e volto.
Spumeggiante, emerge ora il sogno più ambito,
in piccoli, grandi lo stesso… un permesso:
toccare il ciel con un dito.


Patrizia Armida Cozzi - Milano