Agenda dei poeti 2017

30 ottobre 2017

L’ATTESA

Mi dicevi che amare è vivere libera
di urlare il mio dolore
inconfessato
di abbracciare l’ignoto
con le mie paure
i miei dubbi
di negare l’idea di me stessa
d’ascoltare il mio bisogno d’assoluto
di seguire i venti di guerra
e lottare
e lottare per qualcosa che non muore.
Sei fuggito nella tempesta
per tornare col vento
trafitto dall’uragano
mascherato
con il volto desiderato
per morire ingannata
nei tuoi occhi di silenzio.
Mi hai strappato le braccia e gli occhi
non posso più stringere il mondo
non posseggo più la luce del sole
né la notte con la sua luna
e combatto battaglie sbagliate
per uccidere o morire.
Le mie mani si sono cancellate
persa ogni sua sembianza
e mi siedo sulla riva del mare
dove rimbalzano pezzi di memoria
mentre il vento scrive il tuo nome
per colmarmi del vuoto di te
per ritrovarti sull'onda
nella nuvola che si specchia di me.
Il vento non c’è più
la maschera non ha svelato la verità
la sofferenza non è diventata poesia
e non sento più la sete di questo mare
né la fedeltà alla Patria
cerco un Dio con la sua furia
per celebrare il deserto che sono
in ogni mia ora compiuta.
L’onda di morte non verrà
nel cavo delle mie rughe
l’aquila volerà frantumandosi
mentre sui fogli scrivo parole
sulla tela dipingo vibrazioni
danzo con i miraggi
raccolgo frantumi di memorie
per fermare il tempo
o ricominciare a svanire.
Nell'infinito della mia poesia
ti porterò lontano
forse
per aspettarti.


Principia Bruna Rosco - Cesano Boscone (MI)