Agenda dei poeti 2016

2 ottobre 2016

ULISSE

Odora di salmastro
la tua impazienza
e nell'aria distratta dell’autunno
accarezzi il tempo delle maree.

Dalle imposte aperte
sulla tua pace triste
ti vedi insonne.
Scorrono i giorni
e ti accontenti di poco.

Hai nostalgia
di ciò che non accade.
Sei un vecchio molo,
un idillio indebolito
e le voci delle tue astuzie
sono fantasmi.

Hai dentro gli occhi
questo palmo di terra:
sei la sua vertebra
e lei il tuo ripostiglio.

Ma tu, Ulisse,
non sei recinto.

Sai dove la terra smette
e incomincia il mare
e sai che ai ricordi
serve la distanza.


Filomena Martire - Roma