Agenda dei poeti 2014

23 settembre 2014

MADRE MARIA

Madre,
madre finta
madre impaziente
madre nostra signora,
imperitura
senza scrupoli
senza istinto
senza amore
da donare assai nulla
madre che hai lasciato
una valle di lacrime
notti insonni
nella speranza di un abbraccio
un bacio d’affetto
non mi cullasti
con la ninna nanna
la pazienza di aspettarmi
nell’addormentarmi
nelle notti calde
d’estate, afose e umide
alcun sacrifico tu
sei stata capace di offrirmi.

Mi hai lasciato in balia
di altre braccia sconosciute
con altro odore
che non era il tuo
non hai aspettato il mio sonno
e il mio risveglio.

Il tuo seno non mi hai offerto
alcuna voce mi ha sussurrato
la ninna nanna
ne mi hai cullato.

Hai sofferto nel farmi nascere
e io pure, nel venirne fuori
e poi nient’altro
è stato un po’ come morire
madre stanca e infelice
di avermi partorita
madre senza impronte delle dita
madre con tanti peccati
da farmi scontare
a me ora, che sono grande
vuoto incolmabile
vuoto insormontabile.

Silenzio immenso
senza amore
silenzio rumoroso bestemmiato
rosario detto con parole vane
senza alcun significato
silenzio sortito, incriminato
mi hai messo al mondo
come un oggetto rotto
abbandonato,
dimenticato
ora è questo
il mio vuoto incolmato.


Maria Grazia Boccolini - Cesano di Senigallia (AN)