Agenda dei poeti 2013

30 maggio 2013

LA VESTE PERDUTA

Un qualcosa si è arreso,
s’è lasciato affogare,
nudo nel suo esilio;
ed io che tornai al mondo curato
dalle promesse mancate dell’amore,
trovai schiene curve,
pelle bruciata dal sole,
le tragedie si arricchivano,
sozze, pregne di nuovi accenti,
erano mute,
baciavano con sorriso la propria sorte!
Oh, vedevo la bellezza
nell’eleganza delle curve,
eppure erano povere,
sgraziate dalla propria virtù,
brulli cuori mimavano
il ritmo dei martelli,
alla materia stavolta
la disperata fiducia dei nudi
la bara rimane il tuo più vivo
il tuo artificio, uomo!
Io già vedo ad ogni alba,
quanto ti spolpa quest’abietta urgenza,
e ciò che lasciasti al principio
del tuo cammino,
questo fardello gravoso,
difficile e poco redditizio,
svelerà il proprio impossibile suicidio,
quando l’ultima ghianda
verrà rovistata dal tuo muso incurante,
e forse ti rimarrà ancora da piangere,
per il meglio del tuo intimo
che non hai concluso,
ma credo nessuna lacrima
farà fiorire un’anima,
per un bacio perso nelle gole
di un reame estinto.


Dennis Giotta - Tempio Pausania (OT)