Agenda dei poeti 2010

18 aprile 2010

L’UOMO CHE VIVE

Una giara, sono.
E contengo sogni. E ne regalo.
Ne traggo nutrimento.
Passeggio per i miei mondi,
che non sempre sono d’altri.
E nella confusione di menti,
trovo i miei silenzi.
Esploro le Americhe e mi unisco alle foreste.
E non mi perdo, perché ho labirinti dentro.
E corsi d’acqua… e cascate.
Traduco bene perché ascolto.
Ma il succo lo tengo per me.
E mentre parli, ti leggo il cuore.
Perché una giara, sono.
E il cuore è sogno. Ti contengo.
Esploro le Indie e danzo sulle vette
e cavalco le parole, poche,
che trovo per le strade.
E busso alle porte
e so che varcherò le soglie.
Perché, tante volte, sono io quelle porte.
Piango dentro, ogni tanto.
E non m’apro spesso.
Forse perché contengo troppi sogni.
Ma non sono capace di lasciarli scappare.
Li abbraccio tutti.
Esploro il vasto nord
e coloro di passione i ghiacci.
Mi guardo intorno e, quasi
sempre, vedo specchi.
E vedo me, che contengo la libertà.
Sono giara di sogni e libertà.
Vedo altri, mentre bevo i segni.
Giro i miei nudi e ne scruto le arti, le musiche.
I miei cibi sono gli amori e le risate.
E ancora, come i sogni, ne regalo.
Una giara, sono. Perché amo.
E vivo.


Michele Mongiello – Varese