Agenda dei poeti 2009

14 maggio 2009

VECCHIO MARINAIO

Ora che il vino
non ha più sapore
per la mia bocca
e i sensi
non reagiscono più
alla bellezza,
voglio essere lasciato
in riva al mare.

Poserò ancora lo sguardo
nell’infinità degli azzurri
e cercherò di tornare
nel tempo
per ricordare il bello
dimenticato.

L’urlo del gabbiano,
mi porterà una realtà cruda
di morte,
ma il mare,
come una buona madre,
con i suoi canti,
terrà il mio cuore lontano
dalla paura.

Sarò pronto.

M’apparirà dal mar,
come sirena,
e le andrò tra le braccia
sorridendo.


Mario Serafini - Milano