Agenda dei poeti 2009

7 aprile 2009

LA REGINA DEI VETRI

Una noiosa canzone che risuona.
Poi dalle casse,
esce un fluido che mi avvolge.
Sembra gelatina.
Ma è calda.
E la sensazione, piacevole.
Ora però ho freddo.
Accarezzo il tavolo,
cerco di buttare via il gelo
che sta entrando…
e non ci riesco.
Tutte le porte si aprono…
ed è ancora freddo.
Quando riesci a raggiungermi
con fugaci occhiate,
pare che il freddo cali.
Sei solo al secondo vetro
ma comincio a credere che,
senza il movimento di quelle labbra,
non ce ne sarà un altro.
Poi pieghi la testa e scruti gli angoli.
Tra il bianco… e il nero…
ho trovato il mio Sole.
Quando lo abbraccio,
neve… fuori.
Ma cammino sulla sabbia …io.
Sono per tutti,
quegli occhi.
Sono per chi ha voglia di guardarli.
Sono gli occhi di chi,
con apparente semplicità,
ruba occhi.
Gli affilati coltelli che sto
lanciando non trovano un bersaglio.
E tu, sebbene non siano pochi,
non te ne preoccupi.
Non urli, non ti muovi.
Sai che ti schiveranno.
Eppure, di solito sono preciso.
Ora sei bellissima.
Ora che ti sfiori le labbra.
Ora che sistemi quel ribelle ciuffo
che t’accarezza la fronte.
Sei superiore, sei regina.
E sorridi se lancio
un’altra bianca arma.
Sorridi se mi concentro,
credendo di farcela. Perché tu sai
che non riuscirò a farti fuori.
Lo sai e, dentro… giù… nel profondo…
… lo so anche io.
Per questo sorridi…
poi ridi… e poi sorridi.
Allora lascio stare.
Ti ammiro… come un’opera d’arte.
Incantato… estasiato.
Ti ammiro… perché… di versi… sei fatta.
E d’emozioni.
Ed è così che mi uccidi…


Michele Mongiello - Varese