Agenda dei poeti 2007

26 settembre 2007

LACRIME DI CERA

Una candela
dà luce e calore
e si consuma.
Come pianto
colano sulle pareti
gocce di cera liquida.
Sono come lacrime
per dire
che si consuma tutto.
Accendo un'altra candela
e si ripete il pianto
finchè si spegne e muore.
Io sono una candela perché
come una candela
brucia la mia vita.
Colano le gocce
lungo lo stelo e
si depositano a terra calde
ammucchiandosi.
Sono lacrime di cera, tante
quanta la sofferenza.
Però hanno dato luce e calore
apprezzati da chi ci ama.
Lacrime, tante lacrime.
Si possono raccogliere
e formare un'altra candela
con lo stoppino al centro
così torna a dare luce.
Luce per vedere chiaro
davanti a noi
e camminare bene
senza ostacoli.
Nessuno nasce cieco,
lo diventa
se non piange
lacrime di cera.
Perché le donne
vedono molto di più?
Perché piangono facilmente,
hanno molta cera di scorta,
riciclata nel tempo.
Gli uomini sembrano
tutti ciechi
perché piangono poche
lacrime di cera.


Franco Prevosti - S. Angelo Lodigiano (LO)