Agenda dei poeti 2005

4 giugno 2005

PSICOPATOLOGIA DEL CELLULARE

Un cellulare che suona per una risposta,
con quel trillo invadente ed un po' inusitato,
è un intruglio di una angosciosa proposta,
racchiuso in un piccolissimo stick pulsantato.

Se non rispondi, lestissimo e immantinente,
(schiacciando quel tasto che or ti concede)
lui che ripete e ripete, quel suono struggente;
ti insorgono improperi, che non ci si crede...

Orrende o languide storie racconta,
l'impertinente,
con quell'impeto stridulo che ancor ci trasale,
portandoci in un mondo astratto ed invadente,
suggerendoci tutto quello che c'è di banale.

Se invece scatena parole procaci o d'amore,
fra questi due cellulari leggiadri e suadenti,
già le antenne si alzano leste con tutto l'ardore;
se vuoi puoi giocare con tutti i tuoi sentimenti.

Ma quando chiami e richiami, e ti dà l'occupato,
o ancor peggio tu incappi nella sua segreteria,
con quel BIP troppo acuto ed alquanto sgarbato,
son dolori e vorresti, "quel coso", gettartelo via.

Dante Bambozzi - Pioltello (MI)