Agenda dei poeti 2004

22 luglio 2004

ORA, PERCHE' SUBITO E' GIA' TARDI

Guardami
la prima volta che mi sentii un uomo
fu sguardo senza colpa
intimo segreto di un dolore

vedi
il tacere di sensazioni ed emozioni
è l'esito finale
malsano frutto
dello smarrire il sentiero
nel percorso che si scioglie

osserva
sta nel conto che non torna
nella tessera mancante
l'accesso a panorami inaspettati
che aprono l'animo a nuove verità

la fine della favola
è lo scontro con la quotidianità

ascoltami
per me vado cercando
lo strumento che suona le stesse note
all'incontrario
la noia è chi crede ancora
che la realtà sia quella che agli occhi appare

godi la melodia
se te ne lasci attraversare
come corrente d'aria
fra due finestre di riscontro

l'amaro del cuore si scioglie
la ruggine dissolve in armonia

la musica che senti non è il volo di un'illusione
è libertà di un canto che commuove.

Luigi Carbone - Roma